Il principio di rotazione degli incarichi
Troppi incarichi e servizi legali affidati sempre agli stessi avvocati, violando il principio di rotazione e creando posizioni di vantaggio in capo a un numero ristretto di legali, selezionati discrezionalmente.
Sono queste le conclusioni dell’istruttoria di Anac nei confronti della Cassa di Previdenza dei Geometri, sottoposta a vigilanza dopo una serie di segnalazioni giunte all’Autorità.
Dall’indagine sono emersi profili di criticità e anomalie nell’affidamento degli incarichi legali, e l’assenza di una short list da cui attingere i nominativi dei professionisti cui conferire gli incarichi, in base a criteri prestabiliti, creando così un’eccessiva
discrezionalità in capo ai vertici della Cassa Geometri.
L’istruttoria Anac
Nella sua istruttoria Anac ha innanzitutto chiarito che Cassa Geometri, pur definendosi un ente di diritto privato a base associativa, in realtà presenta tutti i requisiti richiesti dalla legge, ai fini della sussistenza della natura giuridica di organismo di diritto pubblico, con conseguente sottoposizione al Codice degli Appalti nella sua attività contrattuale.
Passando poi all’esame degli incarichi legali del periodo 2017-2021, emerge la sistematica ricorrenza di quattro affidatari, a cui sono stati attribuiti anche più di 200 incarichi l’anno, per valori ricompresi fra i 2.000 e i 10.000 euro a incarico.
L’Autorità ha fatto presente che “rientra nelle migliori pratiche per l’affidamento dei servizi legali la costituzione di elenchi di professionisti, eventualmente suddivisi per settori di competenza. Una sorta di short list cui attingere, da crearsi prioritariamente dopo aver pubblicizzato sul sito istituzionale dell’ente la selezione, al fine di garantire la massima trasparenza e l’ampiezza della scelta”.
Le decisioni della Cassa Geometri
Cassa dei Geometri, invece, non ha fatto nulla di tutto questo. Ha invece creato un’eccessiva discrezionalità demandata al direttore generale e ai membri del Cda, conferendo gli incarichi “mediante un procedimento inidoneo a garantire una scelta trasparente, imparziale e orientata a perseguire nel modo più opportuno l’interesse pubblico”. Non è sufficiente indicare – sottolinea Anac – che l’avvocato è scelto per competenza e esperienza.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione, infine, contesta a Cassa dei Geometri di non aver rispettato l’equa ripartizione degli incarichi. “Dalla documentazione esaminata – scrive Anac – emerge invece l’assoluta frequente ricorrenza degli stessi legali, i quali singolarmente hanno sommato in un ristretto periodo di tempo un cospicuo numero di affidamenti, tutti del valore sotto soglia, consolidando così da parte di Cassa dei Geometri ben precisi rapporti solo con alcuni di essi, determinando ingiustificate rendite di posizione in favore di un numero ristretto di professionisti, a scapito dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità”.
Per capire il livello di concentrazione degli incarichi agli stessi soggetti, va ricordato che i primi due avvocati per commesse ricevute, hanno ottenuto rispettivamente 802 e 718 incarichi nel quinquennio preso in esame da Anac, ciascuno dei quali con un valore di fattura ricompreso fra i 2000 e i 10.000 euro.
Per questo – conclude l’Autorità – “l’operato di Cassa Geometri appare in distonia con i principi di buon andamento e di imparzialità fissati dall’articolo 97 della Costituzione”.
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A cura di Pier Paolo Bignami – Arug (fonte: ANAC)