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Approfondimenti

Articolo di capitolato sulle verifiche del rispetto, in fase di esecuzione, degli obblighi nei confronti dei dipendenti

Mi sono provato ad elaborare un articolo di capitolato per appalti di lavori finalizzato a concretizzare, in fase esecutiva, il principio di tutela dei lavoratori previsto dall’articolo 11 del Codice.

Nel nuovo Codice risulta infatti «centrale» il tema dell’applicazione del Ccnl ai lavoratori impiegati in appalto, in particolare perché attraverso la tutela del personale si garantisce “l’interesse pubblico alla corretta esecuzione delle prestazioni oggetto di appalto” (T.A.R. Lazio, Roma, sez. II, 9 maggio 2022, n. 5733).

Anche alla luce degli ultimi interventi normativi (Decreto-Legge 02/03/2024, n. 19 convertito in Legge 29 aprile 2024, n. 56, Decreto- Legge 7 maggio 2024, n. 60) è chiaro come sulla stazione appaltante gravi il dovere di controllo circa il rispetto, da parte di appaltatori e subappaltatori, dell’equo trattamento ai lavoratori.

Naturalmente, dopo aver aggiudicato la gara attestando che il CCNL indicato dall’appaltatore va bene ed il costo della manodopera è adeguato, occorre verificare che gli impegni dell’operatore siano rispettati in fase di esecuzione.

La Relazione al Bando Tipo Anac n.1 prevede:

Ai sensi del comma 5, le stazioni appaltanti assicurano, in tutti i casi, che le medesime tutele normative ed economiche siano garantite ai lavoratori in subappalto. A tal fine, si raccomanda l’utilizzo del MoCOA che consente al committente di verificare il rispetto degli impegni assunti dagli appaltatori all’atto del conferimento dell’appalto in termini di manodopera regolarmente denunciata.

Per garantire l’effettività degli impegni assunti, l’operatore economico si dovrebbe impegnare a dimostrare, in caso di aggiudicazione, il loro rispetto attraverso la messa a disposizione dei dati relativi al trattamento giuridico ed economico dei lavoratori addetti all’affidamento. Ciò potrebbe avvenire, ad esempio, mediante il Documento di Congruità Occupazione Appalto (DoCOA).

MOCOA (Tratto dalla pagina Portale Inps – INPS-Monitoraggio Congruità Occupazionale Appalti (MoCOA)):

Il servizio Monitoraggio Congruità Occupazionale Appalti (MoCOA), attraverso la ricostruzione della catena dei soggetti coinvolti nelle fasi di esecuzione di un contratto di appalto di opere o di servizi, supporta e potenzia i processi di verifica della congruità degli adempimenti contributivi delle imprese affidatarie e di eventuali imprese subappaltatrici in termini di manodopera regolarmente denunciata.

A chi è rivolto

Il servizio è disponibile per i datori di lavoro privati e per i loro intermediari. L’accesso e l’operatività in procedura, inoltre, è consentito ai soggetti esplicitamente autorizzati dal datore di lavoro tramite il servizio “Abilitazione accesso Monitoraggio Congruità Occupazionale Appalti”.

Come funziona

Il MoCOA si fonda su un’attività di incrocio tra i dati dei lavoratori impiegati in appalto/subappalto, noti al committente, e quelli poi effettivamente denunciati in UNIEMENS dagli appaltatori/subappaltatori.

DoCOA

Il Documento di Congruità Occupazionale Appalto (DoCOA) viene elaborato dalla procedura MoCOA ogni mese, dopo la scadenza del termine di trasmissione delle denunce mensili e si compone di due sezioni: – “Intestazione del DoCOA”: nella quale vengono riepilogati i dati e le informazioni riferite al singolo appalto inserite dal committente, nonché il periodo di riferimento del Documento; – “Sezione Riepilogativa del DoCOA”: nella quale, attraverso un’attività di data crossing tra denunce contributive (UniEmens) trasmesse da appaltatori e subappaltatori e dati presenti nell’applicativo di monitoraggio MoCOA, vengono evidenziate situazioni anomale e dati discordanti o incoerenti

Il Documento viene messo a disposizione nella sezione “Azioni” del “Dettaglio Appalto” ed è visibile esclusivamente al soggetto a cui si riferiscono i dati elaborati; solo previa apposita autorizzazione rilasciata in procedura dall’appaltatore e/o dal subappaltatore, il committente e l’appaltatore potranno visualizzare il Documento di Congruità Occupazionale Appalto relativo rispettivamente all’appaltatore e al subappaltatore.

Ma l’utilizzo (autorizzato dall’appaltatore) dell’applicativo MoCOA, non esaurisce le tematiche relative alla gestione del personale in appalto (tanto è vero che la Relazione ANAC, nella fase post- aggiudicazione, si limita ad auspicare come la messa a disposizione dei dati sul personale «potrebbe avvenire»).

Alla luce delle previsioni degli articoli 11 e 41, ho provato ad ipotizzare un articoletto di Capitolato per lavori che tenga conto sia delle indicazioni di ANAC, sia della necessità di rispettare appieno il principio di tutela dei lavoratori previsto dall’articolo 11 del Codice.

Anche perché l’Allegato II. 14 del Codice all’articolo 1 comma 2 lettera h) prevede che il Direttore Lavori ha il compito di verificare periodicamente il possesso e la regolarità, da parte dell’esecutore e del subappaltatore, della documentazione prevista dalle leggi vigenti in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti.

Premetto, naturalmente, che si tratta di un modestissimo tentativo (su queste cose c’è bisogno di consulenti del lavoro ed io non lo sono) di mettere in fila le azioni perché, in fase di esecuzione, siano costanti le verifiche sul rispetto del Contratto di lavoro applicato.

Una traccia che cerca di tradurre in concreto possibili scenari, anche alla luce degli interventi normativi che si sono susseguiti negli ultimi mesi.

Mi rendo conto della limitatezza del tentativo, anche perché da nessuna parte del Codice si dice che devono essere presentate le documentazioni che vengono indicate nell’articoletto (ma se è per questo non mi pare neppure di aver rinvenuto divieti).

Ma inserendolo nel Capitolato (parte amministrativa) tutti coloro che partecipano alla gara sono consapevoli delle verifiche /controlli che saranno effettuati in corso di esecuzione (che non introducono certo clausole escludenti o vessatorie), e dunque le regole sono fissate in maniera univoca.

Si tratta insomma di un lavoro frutto di riflessioni personali fatte a voce alta dal sottoscritto, che non hanno alcuna pretesa, se non quella di scendere nel concreto.

Per cui, come dico sempre, sono riflessioni che lasciano il tempo che trovano, e dunque lungi da me il voler fornire indicazioni risolutive.

Però questo tentativo può costituire (me lo auguro) uno spunto di riflessione per gli operatori del settore.

A cura di Roberto Donati – Giurisprudenza e Appalti
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